venerdì 29 marzo 2013

Estel...la recidiva con le armi da lancio.



Vista l'ora tarda decidiamo di andare a letto subito dopo mangiato, organizziamo i turni di guardia a due persone l'uno; Sion con Adga, Tamtar e Shylock e Koramar con Estel. La notte passa tranquilla, nulla di insolito.

 Shylock durante la colazione ci chiede se abbiamo dormito bene...la domanda mette tutti in allerta. "Shylock... tu hai dormito bene?" chiede Sion, "Ho sognato il demone che mi chiedeva un nome....ma io non l'ho fatto", nessuno a parte lui ha avuto questa visione. 

Partiamo immediatamente e in poche ore siamo all'entrata della struttura. 

"Montiamo una tenda per accamparci? Può tornare utile sia se non entriamo ora sia se dobbiamo uscire per recuperare le forze" dice Adga "Non ora, se ce ne sarà bisogno la monteremo all'occorrenza" ribatte Sion. 

Nel frattempo arton Ledne fa un giro d'ispezione e si sofferma a guardare lo stipite dell'entrata della struttura, ci riferisce che normalmente le raffigurazioni animali sono tipiche degli elfi. Questo ci fa pensare subito ai darchon...brutta storia. 

Entriamo utilizzando le lanterne faro, Koramar e Tamtar per primi, Ledne, Estel e Adga dietro e a chiudere le fila Shylock con Sion. L'esplorazione procede senza intoppi, troviamo ancora i cadaveri di due goblin a terra, la trappola disattivata, il cancelletto aperto; in sostanza è tutto come quando lo avevamo lasciato. Lo scudo di Sion vibra intensamente e Ledne ci avvisa che molto vicino a noi percepisce delle presenze non morti. 

Arriviamo alla stanza con le quattro statue dei nani, quella dove al centro c'è la botola che conduce al piano inferiore, Tamtar e Koramar controllano che il camino di accesso all'altro piano sia sgombero. 

Tamtar inizia a calarsi, Koramar attende e controlla che tutto vada bene durante la discesa dell'amico. 

Nel frattempo dal corridoio laterale compaiono due goblin cosparsi da una gelatina violacea. Sion ne carica subito uno ferendolo con le sue sciabole, Ledne esegue una preghiera per scacciare sull'altro che esplode all'indietro imbrattando la parete, Shylock va in supporto a Sion e attacca con la spada, Estel estrae la balestra e scocca un dardo... 

"AAAHHH!!!!" esclama Shylock togliendosi il dardo dalla schiena. 

Koramar valuta che non serve il suo intervento e inizia a calarsi nel camino seguendo a distanza Tamtar. Il goblin viene ucciso dai colpi delle sciabole e da un dardo lanciato da Estel andato miracolosamente a segno, il corpo viene quindi dato alle fiamme. Shylock ci avvisa che la gelatina indica che erano in fase di trasformazione per diventare Goul. 

Nel camino intanto Tamtar è arrivato in fondo e Koramar si trova circa a metà discesa; nell'oscurità un lampo luminoso colpisce Koramar... 

Tamtar gli ha lanciato addosso una freccia di fuoco. Koramar reagisce creando una nebbia difensiva e risalendo al piano di sopra. 

Sion decide di scendere per immobilizzare Tamtar, non possiamo rischiare di ucciderlo come con Shylock la scorsa volta. Koramar lo rende invisibile mentre Adga gli da la capacità di camminare sui muri con l'incantesimo aracnide. 

Sion scende per il camino, attaccato al soffitto percorre il corridoio che porta all'anticamera dello stanzone dove abbiamo combattuto la scorsa volta, vede Tamtar e gli salta addosso per immobilizzarlo.

domenica 17 marzo 2013

Koramar è in pericolo



Dovo aver cenato Sion si siede a ridosso del camino a fumare la pipa, Estel gli fa compagnia, Koramar e Tamtar scelgono di andare a letto mentre Shylock resta al tavolo a riflettere sulla giornata. 

Salendo le scale che portano nelle camere, Koramar e Tamtar, notano una serie di candele accese posizionate in fila indiana che arrivano fino alla stanza da letto. La fila di candele finisce ai piedi del letto di Koramar, alzando gli occhi si legge sul muro la scritta in rosso "devi morire". I due si guardano perplessi e chiamano Durfall per chiedergli se avevano visto qualcuno fare questa messa in scena. 

"Vieni nella mia stanza, dobbiamo parlare in privato" dice Durfall guardando Koramar, "Andiamo" ribatte il mago. 

Durfall privatamente invita Koramar a non sottovalutare la situazione, ha avuto esperienze con situazioni analoghe e non è mai finita bene. "Hai un nemico molto potente, stai molto attento" il discorso poi si conclude con l'approfondimento dell'attuale situazione e delle varie sfaccettature che presenta. 

Nel frattempo sale le scale anche Shylock, vede la situazione e chiede spiegazioni a Tamtar, poi scende ad avvisare Sion e Estel. Sion guarda attentamente tutta la stanza e poi va a chiamare Verizia al tempio di Rawk. Poco dopo torna con la sacerdotessa che però non trova nessun riscontro. 

Decidiamo di andare a letto, Sion propone i turni di guardia ma Koramar opta per andare a dormire da solo in una stanza limitrofa. Durante la notte non succede nulla di strano e al mattino ci ritroviamo tutti nel salone a far colazione. Nel mentre si discute di quello che è successo la sera prima. Shylock riferisce con certezza che non si tratta di riti religiosi di uso comune o tradizionali delle maggiori religioni conosciute. Conferma però che è comunque un rito legato in qualche modo al credo religioso magari di qualche gruppo minore, escludendo categoricamente un rituale magico. 

Analizziamo i vari nemici che Koramar potrebbe avere e che avrebbero un buon motivo per farlo fuori; gli evocatori, Grelba, la coppa splendente, il culto di Dyn, il Barone, qualcuno affezionato ad Arton Script, ecc... troppi per avere un indizio valido. L'unica cosa certa è che chi vuole uccidere Koramar lo conosce molto bene sapendo addirittura quale è il posto dove dorme. 

Shylock decide di provare a riposizionare le candele per vedere quanto tempo ha impiegato il sicario a fare tutta l'operazione. Fa svariate prove con le candele accese, spente, posizionandole dal basso all'alto, dall'alto al basso, ecc. alla fine si accorge che ne manca una. Le candele sono 14 anziché 15, ci avvisa subito. 

Nel frattempo Estel controlla il registro degli ospiti per cercare qualcuno che ha soggiornato più volte in concomitanza con noi. Trova un mercante di nome Sabir che era in locanda sia ieri sera che l'ultima volta che siamo stati qui. 

Decidiamo quindi di partire alla volta della struttura nanica nel pomeriggio, riteniamo poco consigliabile dormire un'altra notte a Sivaris. 

Tamtar va a recuperare la sua armatura, Sion, Koramar, Estel e Adga vanno alle terme mentre Shylock continua le ricerche sulle candele passando in rassegna i vari negozi e tempi della città. 

Dopo aver visitato i negozi cittadini Shylock raggiunge il gruppo alle terme, si avvicina alla nostra vasca, entra e dice: "Ho trovato la candela mancante, era nel mio zaino". 

Lo vediamo molto scosso da quello che è successo e non riusciamo a farlo rilassare e a tenerlo con noi, dopo pochi minuti esce dalla vasca e torna in taverna. 

A ora di pranzo ci ritroviamo tutti da Walfy e Manzù, mangiamo e sistemiamo le ultime cose prima della partenza. Koramar va a chiamare Arton Ledne, Shylock continua le sue ricerche andando al tempio di Zutra, gli altri preparano le ultime cose per il viaggio. 

Poco dopo Koramar arriva con l'Arton e siamo tutti pronti per partire, all'appello manca solo Shylock. Lo aspettiamo per parecchio tempo fino a quando lo vediamo arrivare pacificamente con passo tranquillo. "Dovevamo partire per la stazione di posta subito dopo mangiato" gli dice Sion "Ah, mi era sfuggita la notizia" risponde Shylock; montiamo sui mulack e partiamo immediatamente. 

Durante il viaggio Koramar racconta all'Arton quello che è successo in taverna informandolo quindi che c'è una nuova situazione di pericolo imprevista. A sera inoltrata arriviamo alla stazione di posta, ceniamo e ci prepariamo per andare a dormire.

venerdì 1 marzo 2013

Arton Ledne, sacerdote del tempio scuola di Zutra


Durante la giornata ognuno di noi si diletta nel fare le cose che gli sono più congeniali e utili. 

Tamtar deve andare a far riparare la sua armatura, chiede consiglio e Koramar gli indica un fabbro in città oppure di andar direttamente alle officine del clan. 

Sion opta per andare un po alle terme e poi dedicarsi alla ricerca per la missione. 

Koramar invece decide di andare direttamente al tempio studio alla ricerca di qualche sacerdote che possa seguirci. 

Estel sceglie di seguire Koramar in questa ricerca. 

Shylock riflette sul da farsi, poi parte alla volta della caserma del clan per raggiungere Tamtar; anche lui ha da far riparare quel che resta della sua armatura. 

Tamtar entra nella caserma grazie alla sua appartenenza al clan, accede alle officine e contratta la riparazione della sua armatura e l’acquisto di un elmo; gli consegneranno il tutto tra due giorni. Mentre sta uscendo dalla caserma vede Shylock ai cancelli che chiede inutilmente alle guardie di farlo entrare. Lui non è del clan e quindi non entra se non accompagnato da qualcuno di importante. Tamtar esce e lo conduce dal fabbro della città. 

“Ho la mia armatura da riparare!” esclama Shylock appena entrato dal fabbro, 
“Io lavoro il metallo non il cuoio, non sono in grado di ripararla, dovresti andare da un acconciatore. Ce né uno qui vicino” gli ribatte il fabbro. 

Si dirige quindi dall’artigiano li vicino; 
“Ho questa armatura da riparare!”, il negoziante prende in mano l’armatura, la osserva alzandola poi risponde 
“Non credo sia possibile, è a brandelli, ci sarebbe troppo lavoro per un risultato mediocre. Le consiglio di comperarla nuova” Shylock si rende conto che è la cosa migliore da fare ed acquista una nuova armatura di cuoio. 

Nel frattempo Koramar e Estel vanno al tempio scuola per cercare un sacerdote che possa unirsi al gruppo nella missione. All’ingresso del tempio vengono accolti e accompagnati dal superiore del tempio. Dopo una piacevole chiacchierata questi ci fissa un appuntamento con Arton Ledne che è insegnante all’interno del tempio scuola ed è il maggior esperto di esorcismi della zona. Kormar chiede poi informazioni su Arton Script, gli viene riferito che si trova in un’area di preghiera e meditazione dove si può accedere solo presentando un medaglione speciale. Il sacerdote gli consegna uno di questi medaglioni dando così la possibilità a Koramar di andarlo a trovare. 

Usciti dal tempio scuola i due si dirigono da Arton Script. In un’ala delle prigioni c’è un corridoio con svariate stanze sui lati, nessuna di queste ha la porta ma per accedere al corridoio c’è una porta chiusa a chiave e controllata da una guardia. Koramar si presenta alla porta e consegna il medaglione datogli al tempio, gli aprono ed accede alle stanze, in una di queste c’è Arton Script inginocchiato che prega. 
“Buongiorno Script, come sta?” esordisce Koramar, 
“Sto cercando di ritrovare la serenità e la pace con la preghiera” gli risponde l’Arton, 
“Se c’è qualcosa che posso fare per aiutarla non esiti a chiederla” continua Koramar, 
“non c’è nulla se non la preghiera che possa aiutarmi, se vuoi recati al tempio e prega per me. Mi ha comunque fatto piacere la tua visita” conclude Script e poi ritorna a pregare. 

Koramar e Estel escono e dirigendosi verso la locanda incontrano Sion e Shylock che stanno andando al tempio scuola. Raccontano che sono stati in visita da Klelia per vedere come sta e se ha novità su alcune ricerche effettuate sullo scudo di Sion. 

Klelia ha scoperto che lo scudo è antichissimo ed ha una scritta che dovrebbe fornire informazioni sui suoi poteri. Passando del gesso sulla superficie dello scudo, Sion nota i bassorilievi indicati da Klelia, questi sono in nanico antico e l’unico che potrebbe avere un’idea sul come tradurli è Durfall. 

Koramar racconta ai due quello che hanno fatto nelle ore precedenti e riferisce dell’appuntamento fissato con l’esperto di esorcismi, ma Sion vuole parlare immediatamente con Arton Ledne quindi torniamo tutti insieme al tempio scuola. 

Insistendo con il guardiamo riusciamo ad ottenere di incontrare Ledne appena finisce la lezione. Veniamo fatti accomodare in una sala dove da li a poco arriva l’Arton. Gli raccontiamo quello che abbiamo visto e come siamo riusciti ad uscirne vivi, parliamo con lui anche di esperienze passate che abbiamo avuto con creature demoniache o non morte. Capisce che non siamo degli sprovveduti e che il nostro passato ci da un’esperienza importante sul come gestire la situazione anche quando diventa critica. Ci rivela di esser convinto che esista uno stregone che ha evocato sia il demone sia l’elementale, aggiunge poi che se il demone non è uscito dalla struttura nanica è perché è in qualche modo legato ad essa o allo stregone. 
“Il demone in quello stadio non è affrontabile se non con preghiere atte a scacciare quindi solo un sacerdote discretamente forte può riuscirci. Sono disposto ad accettare la vostra proposta di unirmi a voi per affrontare questa creatura. La vicinanza con questa città del luogo infestato è un fattore pericoloso anche per la città stessa, inoltre ci saranno sicuramente molti spunti e molte cose da imparare in quel luogo così antico” conclude Arton Ledne. 

Lo salutiamo con il nostro ringraziamento e dicendogli che passeremo noi a chiamarlo quando saremo pronti per partire. Prima di tornare in taverna Koramar passa all’emporio ad acquistare qualche boccetta per contenere eventuali erbe che troverà girando. Estel va a cambiare la sua armatura di cuoio con una cotta di maglia nuova di zecca… è un decisamente pesante per lei ma con qualche giorno di allenamento fisico dovrebbe esser in grado di portarla agevolmente. 

Poco dopo in taverna Sion fa vedere lo scudo a Durfall che gli risponde di non saper leggere quella scrittura e di conoscere una persona che potrebbe aiutarci ma abita dall’altra parte del mondo.