lunedì 15 ottobre 2012

Il doppio gioco di Sion



Il mattino seguente ci ritroviamo tutti a far colazione. Shylock ci informa di come vuole trovare il punto di confine dell'area d'effetto della ricarica dell’energia magica. Si muoverà seguendo un sentiero poco fuori dalla città percorrendolo fino a quando uscirà dal cerchio di inibizione. Con lui andranno Adga, Tamtar ed Estel, così avranno a disposizione più energia magica da spendere nella ricerca. Poco dopo si mettono in marcia.

Gli altri del gruppo rimangono in taverna a sbrigare le loro faccende personali, Sion parla con Koramar e gli parla dell'opportunità di diventare barone di Guldardorf. Koramar però non vede di buon occhio il tradire il barone conquistando la città.

Verso l’ora di pranzo ritorna il gruppo uscito alla mattina e riferisce di aver scoperto un altro punto di perimetro dell'area d'effetto. Sion triangola le informazioni in nostro possesso sulla carta della zona e scopre che il punto centrale è poco più a nord della città di Ravon; a questo punto contatta Airk e gli comunica la scoperta. 

Dopo aver pranzato ci arriva la notizia che poco fuori da Sivaris c'è stato uno scontro tra soldati del clan e gli orchi. Andiamo ad indagare alla fortezza della città.

Lo scrivano ci fa incontrare il reggente che è Arrib. Appena entriamo nella sua stanza lo scudo di Sion inizia a vibrare. Arrib sembra sicuro di se e considera insignificante lo scontro avvenuto sul confine; ritorniamo quindi in taverna. 

Passano due giorni tranquilli nei quali ognuno di noi si addestra e migliora le proprie conoscenze, Sion nel frattempo esce a fare un giro per la città; torna alla fortezza e con una scusa riesce a vedere un passaggio che conduce alle stanze interne.

Durante la terza notte passata a Guldardorf, Sion, si sveglia ed esce dalla taverna, si dirige in svariati luoghi e coordina gli spostamenti di alcune figure non chiare; torna poi a letto. Qualche ora dopo Koramar viene svegliato da Sion che gli fa notare che in città ci sono motissimi soldati del clan. Koramar sveglia gli altri del gruppo e comunica loro quello che sta succedendo, nel frattempo Sion esce e va a colloquio con un graduato del Clan degli Shelling. Poco prima dell'alba Sion ritorna in locanda e si ricongiunge col gruppo.

“In città ci sono circa cinquemila soldati del clan, nei prossimi giorni ne arriveranno altri diecimila. Marceranno verso il barone che si ritroverà chiuso tra i soldati del clan e quelli del culto” ci dice. Poi contatta Airk e lo informa dell’accaduto; Airk gli riferisce che il barone è su tutte le furie e vuole il rientro del gruppo il prima possibile.

Koramar discute con Sion molto tempo per decidere se è meglio tornare dal barone o restare nella città passando per traditori. Koramar è intenzionato ad andare dal barone, “Non sono un traditore, ho dimostrato più volte che gli sono fedele, sono convinto che non mi ucciderà. Ma devo andarci, anche se qui fossi nominato barone avrei un esperto di magia e di evocazioni che vorrebbe la mia morte. Rischierò di parlare con lui”.

Sion contatta Airk per avvisarlo che Koramar ha deciso di tornare ma il resto del gruppo no. “Sarete considerati traditori” conclude Airk.

Koramar saluta il gruppo, prende un cavallo e parte in direzione di Ravon; insieme a lui parte anche Adga. Nessun’altro del gruppo sceglie questa opzione, rimangono tutti a Guldardorf, hanno troppa paura che il barone li uccida al loro arrivo all’accampamento.

Nelle ore seguenti, il gruppo, esplora la fortezza e la villa residenza del barone. Scoprono un passaggio segreto che conduce in una stanza sotto il livello delle fognature. Entrano e si ritrovano nello studio alchemico del barone. Cercando e sfogliando i libri li presenti trovano svariate pergamene con formule per creare pozioni, Estel trova gli incantesimi “Dissolvi magie” e “Stella del Nord”; Sion indossa un’armatura d’argento di ottima fattura e robustezza, inoltre trova un’altra sciabola uguale a quella che gli è stata regalata dal barone stesso. Ci sono venti freccie d’argento per arco, un morning star in bormen e 500 monete d’oro…una delle quali sembra essere del bottino a noi rubato dagli orchi quando siamo fuggiti dalla città sotto assedio!

Solamente un pappagallo

 
La situazione rimane in stallo, il mendicante non sa nulla dei due tizi e molto probabilmente i due saranno già usciti dalla città. 

Koramar esce dal nascondiglio, prende Tamtar e Niniel e si incammina con loro vero la taverna "Guercio coboldo". 

Shylock si nasconde e lancia "sfera" per controllare dall'alto la situazione e cercare di individuare i due tizi sospetti. Nota un movimento di quattro bearling appena fuori dalle mura. 

Estel e Sion comprano il pappagallo per 25 monete d'argento e tornano versa la taverna. 

Koramar, durante il tragitto, porge 50 monete d'argento a Niniel dicendogli che gli serviranno per comperare l'informazione dal taverniere; gli dice inoltre che deve portare il coboldo nella stanza sul retro dove normalmente avvengono le trattative. Arrivati in taverna dal Guercio coboldo Koramar rimane in disparte mentre Tamtar e Niniel cercano di interagire con il locandiere. La trattativa iniziale finisce con Tamtar che sfida a braccio di ferro il campione della taverna; se vince Garfud gli degnerà di parlare con loro. Il duello finisce con una sonora sconfitta di Tamtar quindi si ricomincia la trattativa. Alla fine dando le 50 monete d'argento si riesce ad andare sul retro. L'unica informazione che riusciamo ad ottenere è che uno dei due è andato verso sud. Usciamo e torniamo da Walfy e Manzù. 

Nel frattempo Shylock cerca di andare a colloquio con il maggiore ma viene fermato dalle guardie: "Cosa devi dire al maggiore di tanto importante?" gli chiede la guardia "Devo avvisarlo che ci sono movimenti pericolosi all'esterno delle mura, ci sono dei bearling" risponde Shylock, "Quanti sono?" interviene la guardia, "Quattro" ribadisce Shylock. A questo punto la guardia si avvicina a Shylock invitandolo ad andarsene. Shylock ritorna in taverna. 

Tutte le tracce per arrivare ai due tizi sono molto vaghe e quindi risulta praticamente impossibile riuscire a trovarli; si decide di abbandonare la città per dirigersi a Guldardorf.

sabato 29 settembre 2012

Koramar deve morire



Appena entrati in Sivaris, Sion si dirige dal maggiore, Koramar con Adga vanno da Arton Script, Shylock in biblioteca, Estel e Niniel vanno in taverna. Dopo un’oretta ci si ritrova tutti in taverna per confrontarci su quello che abbiamo saputo.

Nel frattempo Darfoll ci accoglie alla sua maniera, portando due vassoi di alette di pollo.

Koramar racconta che Arton Script è stato arrestato per aver ucciso un altro sacerdote; lo ha pugnalato sette volte con un pugnale con la lama nera. “Ho visto lo studio di Script, all’interno c’era una forma di formaggio appesa al soffitto con una corda. Questa forma era stata colpita ripetutamente con un pugnale. Nel cassetto della scrivania ho trovato il pugnale che ha usato per uccidere il sacerdote, è pressoché identico al mio. Il sacerdote che mi ha accompagnato mi ha chiesto se sono interessato a comperarlo, gli ho fatto un’offerta e per 10 monete d’argento e l’ho acquistato” racconta Koramar. Chiede poi ad Adga se si ritiene in grado di gestire il pugnale senza cadere nei suoi malefici effetti; a risposta affermativa gli porge il pugnale.

Sion interviene: ”Sono stato dal maggiore, Kormar, domani se mi accompagni sono intenzionato a dare le dimissioni dal clan”.

La serata poi prosegue con la cena e finita questa andiamo a dormire. Ci vengono assegnate due stanza con 4 letti ciascuna quindi ci dividiamo in due gruppi; Shylock, Koramar e Adga in una stanza, Sion, Estel e Niniel nell’altra. Prima di entrare in camera Niniel avvicina Koramar e lo invita a seguirlo insieme ad Estel; scendono nuovamente nel salone ora deserto e siedono ad un tavolo. Dopo circa un’ora tutti ritornano nelle loro stanze a dormire.

Il mattino seguente ci svegliamo a causa di un gran baccano che proviene dall’esterno, Shylock apre la finestra della camera e guarda fuori. Un gran numero di soldati del clan molto ben armati, sta marciando in città dirigendosi alla fortezza.

Koramar approfitta del momento per uscire dalla stanza ed andare nell’altra. Sion gli apre, Koramar richiude la porta e dice: ”Devo parlarti di qualcosa di importante”. Interpella immediatamente le due ragazze in stanza e lascia che spieghino la situazione. “Ieri mentre eravamo in taverna da sole siamo state avvicinate da due tipi strani che ci hanno anticipato quattro monete d’oro per uccidere Koramar. Ci hanno lasciato anche questo veleno dicendo di metterlo in una pietanza o in una bevanda. L’indomani mattina dalla sua morte ci avrebbero aspettato fuori dalle mura nord per consegnarci 40 monete d’oro” racconta Niniel. Sion e Koramar si guardano e si intendono subito: simuliamo la morte e andiamo all’appuntamento. La morte di Koramar quindi sarà simulata a pranzo dello stesso giorno, dando quindi il tempo alle voci di circolare.

Sion decide di andare dal maggiore, Estel e Niniel vanno alle terme, Shylock va a trovare Klelia e Koramar segue senza farsi notare le due ragazze.

Estel e Niniel alle terme conoscono un gruppo di soldati, fanno amicizia e con quattro di loro entrano alla taverna Lanterna d’oro. Prendono due stanze e si lasciano andare a svariate ore di sesso a tre.

Nel frattempo il resto del gruppo si ritrova a pranzo. Sion tranquillizza tutti sulla presenza di truppe in città: “Il barone ha piazzato svariati orchi a difesa del confine della baronia verso Sivaris, anche il clan ha fatto lo stesso, quindi sono manovre preventive che non hanno presagio di battaglie. Sono passato anche dal teatro per chiedere al nostro amico se può truccarti, Koramar, ci aspetta dopo pranzo”.
“Le ragazze sono alla lanterna d’oro con dei soldati, credo che arriveranno presto” informa Koramar.

Finito il pranzo Kormar si rende invisibile e va al teatro per farsi truccare; il lavoro risulta perfetto, inoltre Koramar indossa un vestito da mercante per completare il trucco. Uscendo incontra Estel e Niniel che tornano verso la taverna di Walfy e Manzù, si guardano ma non riescono a riconoscerlo.

In città inizia a diffondersi la voce ed alla taverna iniziano ad arrivare persone per porgere il loro saluto ed informarsi sull’accaduto. La giornata passa senza intoppi, arriva ora di cena e poi andiamo tutti in stanza.

Koramar truccato ha una stanza per conto suo. Sion controlla che non ci sia nessuno in giro e va a chiamare Koramar accompagnandolo nella sua stanza. Si pianifica così il piano per catturare i due mandanti, Estel e Niniel andranno alle mura, il resto del gruppo sarà invisibile e resterà a distanza di sicurezza. Appena riusciremo ad individuarli li bloccheremo.

Torniamo tutti nelle nostre stanza e andiamo a dormire.

Al mattino attuiamo il piano, arriviamo alle mura nord nel momento in cui stanno aprendo il portone della città. Fuori dalle mura Niniel ed Estel incontrano un mendicante, è il solito mendicante della città, ma ha un pappagallo su un trespolo che non aveva mai avuto. Spiega alle ragazze che le è stato dato da due tizi un po strani, il pappagallo continua a ripetere “Non è morto, non è morto…”.

Nel frattempo Koramar si è nascosto tra i cespugli poco distante mentre Sion si avvicina al mendicante.

giovedì 20 settembre 2012

Una missione impossibile


Koramar si sveglia per primo, va da Niniel e la sveglia facendogli segno di far silenzio, poi sveglia nello stesso modo anche Estel e le invita a seguirlo fuori dalla tenda.

Appena usciti Koramar chiede alle due ragazze se scelgono di stare con lui seguendo quindi le direttive del Barone, oppure se hanno altre intenzioni. Spiega che nel gruppo ci sono diverse vedute e diversi modi di comportarsi pur essendo tutti al soldo del Barone. Fa riferimento alla posizione di Sion che è del clan degli Shelling e a Shylock che è residente a Ravon e in alcuni casi ha priorità diverse da quelle della missione. Spiega loro che in cambio della fedeltà gli sarà garantito l’uso libero della magia, l’accesso ad oggetti magici, la possibilità di conferire liberamente con il Barone che ne è un esperto conoscitore. Niniel chiede che sia garantita loro protezione; Koramar acconsente senza batter ciglio.

Le due ragazze tornano in tenda mentre Koramar va a parlare con Airk.

Poco dopo si svegliano Sion e Shylock; a ruota gli altri. Koramar ritorna in tenda e viene preso in disparte da Sion che gli riferisce che quella notte è salito sulle mura ed ha visto molti soldati all’interno, puntualizza che la città è ben difesa.

Sion e Tamtar sono convocati singolarmente da Airk e al loro ritorno ci informano che il barone ci attende prima di pranzo.

Andiamo tutti all’appuntamento. Koramar estrae il dipinto con il padre del santo e la raffigurazione dell’anello della torre, nel presentare ciò invita Sion a porgere l’anello copia che abbiamo trovato esponendo una descrizione dello stesso. Il Barone si informa sulla battaglia con il lich, Koramar porge al barone la daga che ha lasciato cadere la creatura. Il barone la osserva poi dice:”E’ un’arma molto potente e ovviamente maledetta, è in grado di uccidere con un solo colpo e probabilmente ha ripercussioni negative su chi la utilizza”. Subito dopo Sion allunga l’anello con tre teschi che ha trovato a terra insieme alla daga, “Questo oggetto necessita di uno studio più approfondito, sicuramente contiene una maledizione” esclama il barone.

Il dialogo poi si sposta sulla situazione militare della città di Ravon, ci sono due azioni da fare prima di tutte le altre: una è ricercare la soluzione del problema della ricarica dell’energia magica dei maghi, l’altra è provare ad infiltrarsi in città e creare un varco per far entrare le truppe. Il gruppo si confida un attimo senza trovare una soluzione, quindi, decide di andar a mangiare e comunicare la decisione al barone più tardi.

Nella tenda della mensa, dopo aver preso la zuppa energetica, ci si siede in un luogo dove poter controllare se qualcuno ascolta la nostra discussione. Sion opta per andare a Sivaris a parlare con Durfall, Koramar ritiene che unendo le forze riusciremo ad entrare nella città. Il confronto va avanti per molto tempo, si conclude con una votazione. La maggioranza decide di provare ad entrare a Ravon.

Koramar capisce che riesce a rendere invisibili tutti i membri del gruppo senza sacrificare troppa energia, ma il problema è superare le mura. Niniel interviene dicendo: “Io posso usare l’incantesimo “Aracnide” per farvi arrampicare sulle mura”. “Ottimo! Quindi il problema di entrare è superato. Però da dentro come facciamo a creare una breccia nelle mura? Non ho incantesimi tali da poterlo fare” dice Koramar.

Sion espone ancora l’idea di andare a Sivaris “Durfall può darci un’idea e soprattutto può condurci da Necrorius suo amico”.

Torniamo dal barone e lo informiamo che siamo in grado di entrare in città ma non di creare la breccia nelle mura. Ci risponde chiedendoci se riusciamo a conquistare una torre e tenerla il tempo necessario per far avvicinare le macchine d’assedio. Valutiamo bene la situazione, i pro e i contro, ma le torri di Ravon sono aperte verso l’interno della città quindi risulterebbe impossibile per noi mantenerne il controllo.

La discussione e il confronto finiscono con la decisione di partire per Sivaris alla ricerca della soluzione al problema del blocco della ricarica magica dei maghi. Prepariamo i cavalli e partiamo subito: in pochi giorni e senza intoppi arriviamo alla cittadina.

domenica 16 settembre 2012

Il caramanbendon


 
Passata tranquillamente la notte, di buon mattino ci mettiamo in marcia per incrociare la strada principale. Muovendoci a passo normale, di li a poco arriviamo sulla via di comunicazione che dovrebbe percorrere l’esercito di Din per arrivare a Ravon. Cercando tracce notiamo che non è ancora passato. Decidiamo di proseguire andando incontro alle truppe del culto. 

Pochi passi dopo sentiamo in lontananza il raglio di un asino, in un attimo ci nascondiamo tutti in a bordo strada attendendo di scorgere chi sta arrivando. Tamtar non riesce a trovare un luogo idoneo per nascondersi e di li a poco, viene raggiunto da un vecchietto su un carro trainato da un asino, che inizia a parlare con lui. Tamtar non riesce a capire quello che gli chiede perché non conosce il Duol, la lingua del posto. Il signore, capita la situazione, saluta Tamtar ed imbocca un sentiero laterale allontanandosi da noi. 

Usciamo tutti dai nascondigli e ripartiamo. Durante la marcia a Sion e Koramar passa per la testa un ricordo riguardante come si muovono le sentinelle in appostamento; avevano già avuto a che fare con loro in passato, quindi, guardandosi attorno, notano una radura non molto distante dalla strada in posizione elevata. Sembra un posto perfetto per posizionare degli arcieri che controllano il passaggio principale. 

Shylock si nasconde e lancia l’incantesimo “sfera” per vedere se nella radura ci sono già delle sentinelle appostate. Controlla attentamente tutta la zona e poi ci riferisce che non c’è nessuno. 

Decidiamo a quel punto di salire per vedere meglio la zona dall’alto. Arrivati sul culmine ci ritroviamo, rispetto alla nostra attuale direzione di marcia, un piccolo gruppo di case sulla sinistra e un villaggio alla nostra destra. Girandoci notiamo che si vede molto bene un buon tratto della strada principale; decidiamo quindi di accamparci li. Organizziamo subito dei turni di guardia a due per volta sia di giorno che di notte per mantenere ininterrottamente il controllo della strada. 

Passata mezza giornata si avvicinano alla tenda due contadini che abitano nella contrada li vicino e ci chiedono perché siamo li, Sion risponde che siamo dell’esercito ma che non possiamo rivelare la nostra missione. I due si allontanano andando verso il villaggio. Da li a poco, alla tenda, arriva un sacerdote di Din: “Sono il sacerdote del villaggio, le due persone che mi accompagnano sono miei servitori, sono venuto per avere informazioni sui movimenti delle truppe di Din. Alcuni abitanti sono venuti da me per sapere se ci sarà una battaglia in questa zona, inoltre, dopo la visita dell’altro ieri dei soldati che ci hanno avvisato dell’imminente arrivo dell’esercito, i residenti del villaggio sono preoccupati”. 
Sion risponde: “Non ci saranno battaglie in queste terre, noi siamo di vedetta proprio per vedere se ci sono movimenti sospetti, tranquillizzi gli abitanti”. Il sacerdote consolato, ritorna al villaggio. 

Si decide a questo punto di indagare sulla visita dei soldati al villaggio. Niniel ed Estel si offrono per andare a reperire informazioni, Shylock si unisce alla spedizione. Appena partite per il villaggio Koramar decide di seguirle furtivamente e senza farsi notare per controllare come si muovono. 

Le due ragazze si inoltrano nel villaggio dirigendosi verso la piazza del paese, li trovano un venditore di pesce. Iniziano chiedendo: “Ha del pesce spada?” risponde: “No, ma ho questo caramanbendon che è favoloso, con questo pesce mangiate in otto persone. Costa solo una moneta d’argento, due se ve lo pulisco io”. “Affare fatto” ribattono, poi aggiungono: “cosa mi sa dire di queste voci sull’esercito di Din che è in arrivo? Noi siamo nuove di qui e veniamo da Water”. Il pescivendolo, consegnandoli una scatola con il pesce pulito, gli racconta che qualche giorno prima era passato un soldato per avvisare che l’indomani sarebbero arrivati un centinaio di soldati. Chiedeva di preparare l’accoglienza per chi doveva arrivare. 
Nel frattempo un cliente vicino al banco del pesce, vedendo Shylock esclama: “Lui è uno di quelli che ci sono accampati sul promontorio, è un soldato”. Shylock nega e si allontana dalla piazza ritornando alla radura; l’abitante lo segue. Shylock arriva fino alla tenda dove incontra Sion che si rivolge al contadino che lo segue allontanandolo in malo modo. Poco dopo le due ragazze fanno ritorno, portano le informazioni e cucinano il pesce. 

Sion comunica tutto ad Airk che lo invita a rientrare a Ravon dove sono dislocate le truppe che assediano la città. Andiamo a recuperare un carro per andare alla città, Shylock offre l’acquisto dei cavalli da traino. 

Nei pressi di Ravon, Shylock, si rivolge a Koramar dicendo: “Non riesco a recuperare il potere magico usato per lanciare l’incantesimo” risponde Koramar: ”Credo possa essere riconducibile ad uno dei due anelli che abbiamo con noi, ma non ne sono sicuro”. 

Attraversati gli accampamenti delle truppe d’assedio, arriviamo alla tenda del barone, lì troviamo Airk che ci accoglie e ci avvisa delle ultime novità: “Il barone è in riunione con i consiglieri, i maghi non riescono a recuperare il loro potere magico dopo averlo impiegato, sa del vostro arrivo ma ora non può ricevervi”. 

Vista l’ora tarda ci organizziamo per la notte e andiamo a dormire; tutti tranne Sion. 

Sion si dirige verso le mura, osserva i giri di guardia delle sentinelle e furtivamente arriva fin sotto le mura della città. Da li si teletrasporta sopra le mura, nello stesso istante in cui le guardie di vedetta sono girale dall’altro lato. Subito dopo si teletrasporta dentro la città. Parla con dei soldati e si fa accompagnare dal capitano delle guardie, viene ricevuto immediatamente. Le prime preoccupate parole del capitano sono: “Sion, come hai fatto ad entrare in città? Se ci riesci tu potrebbe esserci anche qualcun altro che riesce a farlo” Sion ribatte: “ Potrebbe, ma non sono in molti, come vanno le cose? Sapete dell’arrivo delle truppe di Din? Con il problema dei maghi come vi state muovendo?” il capitano: “Abbiamo la situazione sotto controllo, possiamo resistere tranquillamente all’assedio per oltre un anno. Sappiamo dell’arrivo dell’esercito di Din ma non è un nostro problema, prima di trovare la città troveranno le armate del barone. Noi non abbiamo maghi tra i nostri soldati quindi non sappiamo nulla di questo problema”.

giovedì 6 settembre 2012

Una rotta difficile

 
Torniamo alla capitale Itok e da li saliamo su una nave mercantile per il viaggio di ritorno, questa nave fermerà a Water per poi far ritorno a Itok.

Sbarcati quindi, dopo 25 giorni di viaggio, a Water, la nostra principale preoccupazione è trovare una nave che ci conduca ad Artix da cui saliremo a Sivaris per arrivare in fine a Guldardorf. 

Koramar e Shylock entrano alla capitaneria di porto per prenotare dei posti sulla prima nave che va al sud. L’ufficiale ci risponde che ha una partenza programmata per il mattino seguente ma che non è ancora sicuro che salpi. Shylock un po’ stupito pensa tre se e se, “Mancano poche ore ed ormai dovrebbe esser tutto già programmato!” poi chiede: “Perché non dovrebbe salpare?”. L’ufficiale altrettanto stupito ribatte: “ Non siete di qui vero? Ravon è sotto assedio quindi la tratta è a rischio”. Shylock resta senza parole mentre l’ufficiale aggiunge: “Anche quelle due ragazze la in fondo devono andare a sud, c’è al molo 17 una compagnia privata che se pagata svolge trasporti, provate a chiedere anche a loro”. 

Shylock si avvicina alle ragazze ed inizia a parlare con loro, Koramar invece le guarda ed esce dalla capitaneria. Le due ragazze, dialogando con Shylock, lo informano che devono tornare ad Ancale e risultano interessate a trovare una soluzione al problema del viaggio; escono quindi insieme dalla capitaneria. 

Nel frattempo Sion è andato a cercare del buon vino in un bazar li vicino. Per un oro  compra 6 bottiglie di un vino rosè frizzante delle terre ad est di Water e per 15 argenti un buon liquore. 
Tamtar e Koramar nello stesso istante, si dirigono alla locanda del porto; il più famoso posto da marinai dove se cerchi informazioni non puoi rimanere deluso. Infatti, Tamtar chiede notizie sull’assedio di Ravon e viene a sapere che il generale del barone è morto e che il culto sta organizzando un’armata per impedire al barone di conquistare Ravon. Probabilmente invece, dopo gli ultimi sviluppi religiosi a Ravon, il culto è interessato a riconquistare la città militarmente. Raccolta la notizia tornano al molo. 

Decidiamo di andar dal capitano della nave mercantile per vedere se pagandolo è comunque disposto a salpare. Ci riferisce che la tratta la può fare per 20 monete a testa al giorno, quindi per i sei giorni di viaggio sarebbero 1 oro e 20 argenti. Usciamo e ci dirigiamo dalla compagnia privata per chiedere le stesse informazioni. 

Nel frattempo Sion contatta telepaticamente la baronia: “Ci sono giunte informazioni riguardanti la morte del nuovo generale, sono fondate? Inoltre sappiamo che il culto sta organizzando un’armata che arriverà a Ravon tra due o tre settimane; si parla di circa 5000 uomini”. Airk gli risponde: “Si, il nuovo generale è morto per motivi strani, sinceramente inizio ad essere preoccupato, ma il barone non ritiene l’evento come significativo. Del movimento del culto non sappiamo nulla, se riuscite ad informarvi meglio sui numeri e la posizione ci verrebbe di grande aiuto. A proposito, il barone ha trovato alcune pergamene che annullano temporaneamente la maledizione, giusto il tempo per sfilare l’anello”. 

Sion ci riferisce tutto e poi andiamo al molo 17. Qui incontriamo il referente della compagnia che ci dice che per 30 argenti a testa al giorno ci porta dove vogliamo. 

A questo punto torniamo alla locanda del porto per raccogliere altre notizie. Sion offre all’oste uno scambio di informazioni, lui ci dice dove sono le truppe del culto e noi lo informiamo sulla morte del generale della baronia. Il taverniere accetta e ci indica la via che sicuramente dovranno percorrere le truppe per raggiungere Ravon, quindi, possiamo studiare il punto dove poter intercettarle. Sion gli riferisce della morte per cause strane del generale. 

Dopo esser usciti dalla locanda ed aver studiato il percorso più veloce per intercettare le truppe del culto, ci spostiamo in un’area appartata. Qui Sion chiede alle due nuove ragazze: “Ora dovete decidere se far parte del gruppo o se andar per conto vostro, noi sbarcheremo prima di Ravon per intercettare i movimenti delle truppe”. Poi mentalmente gli comunica, “Tra di noi c’è chi usa arti magiche, se avete particolari abilità per noi non è un problema ma un valore aggiunto”. 

Koramar nel frattempo guarda attentamente le due ragazze, sono entrambe tredhi alte circa 1,70 con una corporatura normale. Vestono un’armatura di cuoio e celata hanno una daga. Poi si presentano: Niniel è una ragazza con capelli lunghi e chiari, un abbondante seno e vestita con pantaloni e stivali classici. Estel ha capelli raccolti scuri e veste anche lei pantaloni e stivali classici. Dopo essersi presentate si appartano un attimo per decidere il da farsi, ritornano e ci avvisano che hanno intenzione di seguire il gruppo. C’è un problema però…”non abbiamo tutti i soldi per pagare il viaggio”. Sion risponde: ”Non è un problema, li anticipiamo noi e poi appena li racimolate salderete il debito”. 

Così accordato andiamo a fissare la nave per l’indomani mattina; poi andiamo in una taverna per cenare e dormire la notte. 

Durante la cena due individui di grossa costituzione guardano Sion sbeffeggiandolo. Sion li osserva e comunica loro mentalmente: “Venite a dirmelo di persona”, i due si avvicinano al tavolo: “Vuoi proprio che finisca male la tua serata vero?” Sion ribatte: ”andiamo fuori” e i tre si avviano. Tamtar si offre per combattere: ”Così siamo due contro due, mi sembra giusto”; anche Niniel e Shylock escono a vedere. Koramar e Estel invece se ne stanno pacifici al tavolo. 

Sion parte con un pugno ma non va a segno, il tipo reagisce ma sbaglia il viso di Sion che con l’altro pugno lo colpisce facendolo cadere a terra. Nel frattempo Tamtar schiva un pugno e contrattacca con un destro in pieno viso che spedisce al tappeto anche il secondo uomo. 

Tornano in taverna e finiamo di mangiare. Dopo cena Koramar si ferma al tavolo per rileggere ed mettere ordine ai suoi appunti; tutti gli altri vanno subito a letto. 

L’indomani mattina si parte. Il viaggio risulta tranquillo e anche lo sbarco si mostra agevole. Siamo arrivati a terra sul far della sera quindi si decide di piantare la tenda in un luogo aperto e organizzare i turni di guardia per la notte.