giovedì 20 settembre 2012

Una missione impossibile


Koramar si sveglia per primo, va da Niniel e la sveglia facendogli segno di far silenzio, poi sveglia nello stesso modo anche Estel e le invita a seguirlo fuori dalla tenda.

Appena usciti Koramar chiede alle due ragazze se scelgono di stare con lui seguendo quindi le direttive del Barone, oppure se hanno altre intenzioni. Spiega che nel gruppo ci sono diverse vedute e diversi modi di comportarsi pur essendo tutti al soldo del Barone. Fa riferimento alla posizione di Sion che è del clan degli Shelling e a Shylock che è residente a Ravon e in alcuni casi ha priorità diverse da quelle della missione. Spiega loro che in cambio della fedeltà gli sarà garantito l’uso libero della magia, l’accesso ad oggetti magici, la possibilità di conferire liberamente con il Barone che ne è un esperto conoscitore. Niniel chiede che sia garantita loro protezione; Koramar acconsente senza batter ciglio.

Le due ragazze tornano in tenda mentre Koramar va a parlare con Airk.

Poco dopo si svegliano Sion e Shylock; a ruota gli altri. Koramar ritorna in tenda e viene preso in disparte da Sion che gli riferisce che quella notte è salito sulle mura ed ha visto molti soldati all’interno, puntualizza che la città è ben difesa.

Sion e Tamtar sono convocati singolarmente da Airk e al loro ritorno ci informano che il barone ci attende prima di pranzo.

Andiamo tutti all’appuntamento. Koramar estrae il dipinto con il padre del santo e la raffigurazione dell’anello della torre, nel presentare ciò invita Sion a porgere l’anello copia che abbiamo trovato esponendo una descrizione dello stesso. Il Barone si informa sulla battaglia con il lich, Koramar porge al barone la daga che ha lasciato cadere la creatura. Il barone la osserva poi dice:”E’ un’arma molto potente e ovviamente maledetta, è in grado di uccidere con un solo colpo e probabilmente ha ripercussioni negative su chi la utilizza”. Subito dopo Sion allunga l’anello con tre teschi che ha trovato a terra insieme alla daga, “Questo oggetto necessita di uno studio più approfondito, sicuramente contiene una maledizione” esclama il barone.

Il dialogo poi si sposta sulla situazione militare della città di Ravon, ci sono due azioni da fare prima di tutte le altre: una è ricercare la soluzione del problema della ricarica dell’energia magica dei maghi, l’altra è provare ad infiltrarsi in città e creare un varco per far entrare le truppe. Il gruppo si confida un attimo senza trovare una soluzione, quindi, decide di andar a mangiare e comunicare la decisione al barone più tardi.

Nella tenda della mensa, dopo aver preso la zuppa energetica, ci si siede in un luogo dove poter controllare se qualcuno ascolta la nostra discussione. Sion opta per andare a Sivaris a parlare con Durfall, Koramar ritiene che unendo le forze riusciremo ad entrare nella città. Il confronto va avanti per molto tempo, si conclude con una votazione. La maggioranza decide di provare ad entrare a Ravon.

Koramar capisce che riesce a rendere invisibili tutti i membri del gruppo senza sacrificare troppa energia, ma il problema è superare le mura. Niniel interviene dicendo: “Io posso usare l’incantesimo “Aracnide” per farvi arrampicare sulle mura”. “Ottimo! Quindi il problema di entrare è superato. Però da dentro come facciamo a creare una breccia nelle mura? Non ho incantesimi tali da poterlo fare” dice Koramar.

Sion espone ancora l’idea di andare a Sivaris “Durfall può darci un’idea e soprattutto può condurci da Necrorius suo amico”.

Torniamo dal barone e lo informiamo che siamo in grado di entrare in città ma non di creare la breccia nelle mura. Ci risponde chiedendoci se riusciamo a conquistare una torre e tenerla il tempo necessario per far avvicinare le macchine d’assedio. Valutiamo bene la situazione, i pro e i contro, ma le torri di Ravon sono aperte verso l’interno della città quindi risulterebbe impossibile per noi mantenerne il controllo.

La discussione e il confronto finiscono con la decisione di partire per Sivaris alla ricerca della soluzione al problema del blocco della ricarica magica dei maghi. Prepariamo i cavalli e partiamo subito: in pochi giorni e senza intoppi arriviamo alla cittadina.

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