domenica 16 settembre 2012

Il caramanbendon


 
Passata tranquillamente la notte, di buon mattino ci mettiamo in marcia per incrociare la strada principale. Muovendoci a passo normale, di li a poco arriviamo sulla via di comunicazione che dovrebbe percorrere l’esercito di Din per arrivare a Ravon. Cercando tracce notiamo che non è ancora passato. Decidiamo di proseguire andando incontro alle truppe del culto. 

Pochi passi dopo sentiamo in lontananza il raglio di un asino, in un attimo ci nascondiamo tutti in a bordo strada attendendo di scorgere chi sta arrivando. Tamtar non riesce a trovare un luogo idoneo per nascondersi e di li a poco, viene raggiunto da un vecchietto su un carro trainato da un asino, che inizia a parlare con lui. Tamtar non riesce a capire quello che gli chiede perché non conosce il Duol, la lingua del posto. Il signore, capita la situazione, saluta Tamtar ed imbocca un sentiero laterale allontanandosi da noi. 

Usciamo tutti dai nascondigli e ripartiamo. Durante la marcia a Sion e Koramar passa per la testa un ricordo riguardante come si muovono le sentinelle in appostamento; avevano già avuto a che fare con loro in passato, quindi, guardandosi attorno, notano una radura non molto distante dalla strada in posizione elevata. Sembra un posto perfetto per posizionare degli arcieri che controllano il passaggio principale. 

Shylock si nasconde e lancia l’incantesimo “sfera” per vedere se nella radura ci sono già delle sentinelle appostate. Controlla attentamente tutta la zona e poi ci riferisce che non c’è nessuno. 

Decidiamo a quel punto di salire per vedere meglio la zona dall’alto. Arrivati sul culmine ci ritroviamo, rispetto alla nostra attuale direzione di marcia, un piccolo gruppo di case sulla sinistra e un villaggio alla nostra destra. Girandoci notiamo che si vede molto bene un buon tratto della strada principale; decidiamo quindi di accamparci li. Organizziamo subito dei turni di guardia a due per volta sia di giorno che di notte per mantenere ininterrottamente il controllo della strada. 

Passata mezza giornata si avvicinano alla tenda due contadini che abitano nella contrada li vicino e ci chiedono perché siamo li, Sion risponde che siamo dell’esercito ma che non possiamo rivelare la nostra missione. I due si allontanano andando verso il villaggio. Da li a poco, alla tenda, arriva un sacerdote di Din: “Sono il sacerdote del villaggio, le due persone che mi accompagnano sono miei servitori, sono venuto per avere informazioni sui movimenti delle truppe di Din. Alcuni abitanti sono venuti da me per sapere se ci sarà una battaglia in questa zona, inoltre, dopo la visita dell’altro ieri dei soldati che ci hanno avvisato dell’imminente arrivo dell’esercito, i residenti del villaggio sono preoccupati”. 
Sion risponde: “Non ci saranno battaglie in queste terre, noi siamo di vedetta proprio per vedere se ci sono movimenti sospetti, tranquillizzi gli abitanti”. Il sacerdote consolato, ritorna al villaggio. 

Si decide a questo punto di indagare sulla visita dei soldati al villaggio. Niniel ed Estel si offrono per andare a reperire informazioni, Shylock si unisce alla spedizione. Appena partite per il villaggio Koramar decide di seguirle furtivamente e senza farsi notare per controllare come si muovono. 

Le due ragazze si inoltrano nel villaggio dirigendosi verso la piazza del paese, li trovano un venditore di pesce. Iniziano chiedendo: “Ha del pesce spada?” risponde: “No, ma ho questo caramanbendon che è favoloso, con questo pesce mangiate in otto persone. Costa solo una moneta d’argento, due se ve lo pulisco io”. “Affare fatto” ribattono, poi aggiungono: “cosa mi sa dire di queste voci sull’esercito di Din che è in arrivo? Noi siamo nuove di qui e veniamo da Water”. Il pescivendolo, consegnandoli una scatola con il pesce pulito, gli racconta che qualche giorno prima era passato un soldato per avvisare che l’indomani sarebbero arrivati un centinaio di soldati. Chiedeva di preparare l’accoglienza per chi doveva arrivare. 
Nel frattempo un cliente vicino al banco del pesce, vedendo Shylock esclama: “Lui è uno di quelli che ci sono accampati sul promontorio, è un soldato”. Shylock nega e si allontana dalla piazza ritornando alla radura; l’abitante lo segue. Shylock arriva fino alla tenda dove incontra Sion che si rivolge al contadino che lo segue allontanandolo in malo modo. Poco dopo le due ragazze fanno ritorno, portano le informazioni e cucinano il pesce. 

Sion comunica tutto ad Airk che lo invita a rientrare a Ravon dove sono dislocate le truppe che assediano la città. Andiamo a recuperare un carro per andare alla città, Shylock offre l’acquisto dei cavalli da traino. 

Nei pressi di Ravon, Shylock, si rivolge a Koramar dicendo: “Non riesco a recuperare il potere magico usato per lanciare l’incantesimo” risponde Koramar: ”Credo possa essere riconducibile ad uno dei due anelli che abbiamo con noi, ma non ne sono sicuro”. 

Attraversati gli accampamenti delle truppe d’assedio, arriviamo alla tenda del barone, lì troviamo Airk che ci accoglie e ci avvisa delle ultime novità: “Il barone è in riunione con i consiglieri, i maghi non riescono a recuperare il loro potere magico dopo averlo impiegato, sa del vostro arrivo ma ora non può ricevervi”. 

Vista l’ora tarda ci organizziamo per la notte e andiamo a dormire; tutti tranne Sion. 

Sion si dirige verso le mura, osserva i giri di guardia delle sentinelle e furtivamente arriva fin sotto le mura della città. Da li si teletrasporta sopra le mura, nello stesso istante in cui le guardie di vedetta sono girale dall’altro lato. Subito dopo si teletrasporta dentro la città. Parla con dei soldati e si fa accompagnare dal capitano delle guardie, viene ricevuto immediatamente. Le prime preoccupate parole del capitano sono: “Sion, come hai fatto ad entrare in città? Se ci riesci tu potrebbe esserci anche qualcun altro che riesce a farlo” Sion ribatte: “ Potrebbe, ma non sono in molti, come vanno le cose? Sapete dell’arrivo delle truppe di Din? Con il problema dei maghi come vi state muovendo?” il capitano: “Abbiamo la situazione sotto controllo, possiamo resistere tranquillamente all’assedio per oltre un anno. Sappiamo dell’arrivo dell’esercito di Din ma non è un nostro problema, prima di trovare la città troveranno le armate del barone. Noi non abbiamo maghi tra i nostri soldati quindi non sappiamo nulla di questo problema”.

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