lunedì 25 giugno 2012

Il Monastero di Zutra

 
L'indomani ci imbarchiamo alla volta dell'impero di Itok con destinazione Jarson.

Il viaggio durerà un mese e si farà tappa all'isola di Seniel per fermarsi nei quattro giorni nefasti; in quei giorni nessuno lavora.

Nel viaggio Sion inizia a studiare l'Itachese, Koramar si fa prestare il libro degli incantesimi di Tumitak da Adga e decodifica 'Dardo Oscuro'. Shylok, Adga e Koramar si dividono gli incantesimi trovati nel forziere del vulcano: Shylok sceglie 'Forza', Adga sceglie 'Punizione' e Koramar 'Scossa empatica'.

Arrivati all'isola con perfetto tempismo, Koramar scende cercando qualcuno che possa riparare la sua armatura; trova un fabbro che gli fa il lavoro ma chiede che rimanga segreto visto il giorno di calendario. Passati i quattro giorni fermi sull'isola di Seniel la nave riparte per attraccare nella capitale Itok.

Scendiamo al porto e cerchiamo una locanda dove poter passare la notte, optiamo per un locale carino e che abbia a disposizione delle fanciulle per il dopo cena. Ceniamo molto bene, il primo è un piatto di gnocchi di patate adornato con svariate ciotoline contenenti varie salse dove poterli intingere. Salsa piccante, classico ragù di carne, salsa ai formaggi fusi, salsa alle verdure, ecc. Sion, Shylok e Yenman chiedono il bis. Come secondo mangiamo un arrosto di cinghiale. Finita la cena Koramar e Sion salgono nella loro stanza dove ci sono due tinozze piene d'acqua calda. Adga, Shylok e Yenman vanno a dormire in un'altra stanza. Nelle tinozze ci sono due ragazze bionde molto carine, pronte a lavare e massaggiare i due ospiti. Successivamente i quattro si spostano su un grande letto e si abbandonano a tre ore di sesso con le due ragazze.

L'indomani mattina ci si trova tutti a colazione, Sion e Koramar però, scendono un'oretta dopo gli altri. Paghiamo e partiamo per Jarson.

Il viaggio è tranquillo, la carovana che abbiamo scelto è già protetta da guardie armate e a noi non rimane che goderci il trasporto.

Arrivati a Jarson alloggiamo in una taverna, consigliataci dal carovaniere, che è gestita da un nano. Pranzo con stufato di mulak...eccezzionale! Parlando con il taverniere capiamo che le nostre ricerche dovranno iniziare al santuario che è ad un'oretta di cammino fuori la città.

Ci incamminiamo alla volta del monastero. 

Arrivati al portone d'entrata vediamo che è protetto da due guardie armate, al detto che siamo in visita al santuario ci lasciano entrare senza problemi. All'interno del cortile, tipica struttura di un monastero con colonnato che delimita un'area verde quadrata, notiamo alla nostra destra due sacerdoti. Ci avviciniamo e chiediamo se si può avere un incontro con il superiore, ci viene risposto che non ci sono problemi e ci accompagnano da lui. Veniamo accolti con grande piacere dal sacerdote capo in quanto siamo originari dalla madre patria della religione di Zutra.

Tutto l'impero di Itok infatti è devoto a Zutra.

Chiediamo di poter visitare il santuario e la cripta di sepoltura del santo Erelier. Solo ad uno di noi verrà concesso di scendere al luogo di sepoltura perchè è ritenuto sacro e solamente i sacerdoci vi hanno accesso. 

Vista la nostra provenienza il sacerdote ha fatto uno strappo alla regola.

Shylok viene accompagnato alla biblioteca del monastero, Koramar, Adga e Yenman visitano il santuario accompagnati da un sacerdote.

Sion scende nel luogo di sepoltura. Si accede tramite uno stretto cunicolo che porta ad una stanza poco più grande del sarcofago che c'è al centro della stessa. Le pareti sono grezze e non lavorate, sembrano semplicemente scavate nella roccia e non rifinite. Il sarcofago, contenente il corpo di Erelier, è di pietra e poco più grande delle dimensione di un umano. Sion prova a cercare meccanismi o passagi segreti ma senza risultato; anche la ricerca mentale di esseri intelligenti da esito negativo.

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